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A cosa serve un impianto di stoccaggio di gas naturale

Lo stoccaggio di gas naturale è una operazione di immagazzinamento di gas nel sottosuolo, usando giacimenti esauriti, quando la richiesta è bassa (nella stagione calda). Durante la stagione fredda, al crescere della domanda, il picco di richieste viene soddisfatto estraendo il gas naturale precedentemente immagazzinato nel giacimento.

Il progetto dell'impianto di Cornegliano Laudense

Il territorio del comune di Cornegliano Laudense è stato scelto per questo impianto per sfruttare il giacimento di metano esaurito nel 1997, dopo 45 anni di estrazione per complessivi 2,7 miliardi di metri cubi di metano.  
Il progetto prevede la costruzione di due gruppi (cluster) di 7 pozzi di perforazione (per un totale di 14 pozzi) uniti tra loro da due gasdotti. I due cluster saranno realizzati presso la cascina Sesmones e presso la cascina Bossa, a poche centinaia di metri dal centro abitato. I gasdotti di collegamento saranno realizzati lungo la strada provinciale 186 che separa il paese dalla zona artigianale.
Immagine
L'immagine qui sopra rappresenta schematicamente le aree coinvolte dal progetto rispetto al paese di Cornegliano: le due aree gialle individuano i cluster (quello della cascina Sesmones è a sinistra e quello della cascina Bossa a destra), mentre il tratteggio rappresenta il percorso dei gasdotti di collegamento. E' evidente che, sia in caso di incidente grave che di malfunzionamenti minori, è tutta la popolazione residente a Cornegliano Laudense che subirà in pieno le conseguenza associate ai rischi connessi all'impianto.
Ma i rischi non riguardano solo la popolazione ma più in generale l'ambiente del Lodigiano. Infatti l'area della "concessione mineraria" in cui sorgerà l'impianto dista circa 1,5km. dal Parco regionale dell'Adda Sud e circa 4 km. dalla "Lanca di Soltarico", area protetta riconosciuta come sito di importanza comunitaria (SIC) dall'Unione Europea. All'interno dell'area invece si trova una parte del Canale Muzza, le storiche Acquae Mutie, via d’acqua e fonte di irrigazione per il Lodigiano, nonché percorso di grande interesse paesaggistico ed ambientale, che si snoda nella ricca campagna lodigiana.
Il lavoro del campo di stoccaggio è ciclico: per circa 6 mesi (da aprile a settembre) si inietta il gas entro il giacimento, poi per i successivi 6 mesi (da ottobre a marzo) lo si estrae. Una volta realizzato l'impianto sarà  possibile, rinnovando via via l’impiantistica obsolescente, utilizzare il giacimento come serbatoio di stoccaggio a tempo indefinito (cioè per sempre).
Il volume di gas movimentato dall'impianto sarà, in base alla Delibera regionale che ha autorizzato i lavori, pari a 2,2 miliardi di metri cubi.
Se vuoi maggiori informazioni ti invitiamo a leggere la relazione del CESI commissionata dalla ItalGas Storage.
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